Le regole di Facebook per i brand: come funziona l’algoritmo News Feed
Facebook, un mondo virtuale che conta oltre un bilione di user nel mondo, e più di 18 milioni di pagine dedicate ai brand. Se fate parte di questa categoria, vi sarete accorti che sta diventando sempre più difficile che i vostri post raggiungano i follower – cioè appaiano nel loro News Feed – senza destinare del denaro alla promozione.
Avrete notato che alcuni dei vostri post raggiungono solo poche decine di user, a differenza di altri che hanno un raggio d’azione incredibilmente maggiore. Questi “umori” apparentemente inspiegabili, sono il riflesso del cosiddetto “algoritmo del News Feed”. Si tratta di un indicatore che ragiona operando una sorta di “selezione naturale” dei post in base agli interessi specifici dei singoli individui/user.
Seppure non ci è dato comprendere ancora tutta le variabili sottostanti l’algoritmo, sono noti alcuni fattori che contribuiscono ad aumentare la visibilità dei post pubblicati sulla pagina del vostro brand. Pronti?
- Affinità – L’algoritmo è in grado di prevedere, in base ai comportamenti abituali degli user su Facebook, se questi abbiano un concreto o potenziale interesse nei confronti del brand. A maggiore affinità – che risulta ad esempio da azioni come like, commenti, interazioni sulla pagina o i suoi contenuti – corrisponde un miglior posizionamento sul loro News feed.
- Tempo – Un post datato ha meno probabilità di essere notato. Tuttavia, nuove interazioni su un post vecchio di un mese, ad esempio, sono suscettibili di riproporlo sul news feed dei vostri user.
- Setting – Quando un utente mette “mi piace” su una pagina, il più delle volte non sa che per riceverne notifiche e aggiornamenti dovrà richiederlo esplicitamente, spuntando l’opzione “ricevi notifiche”, che altrimenti rimane spenta di default. Un consiglio è dunque quello di esplicitare la richiesta sulla pagina del vostro brand.
- Spam – Una delle azioni che l’algoritmo fa ricadere più pesantemente sulla pagina del brand, penalizzandolo, sono le segnalazioni o notifiche di spam da parte degli user. Cercate dunque di non essere troppo insistenti con le notifiche, e di usare toni appropriati.
- I contenuti – Vi sarà capitato di imbattervi nei video di animaletti arruffati o performace comiche di un bambino, contenuti che spopolano sui Social fino a diventare virali e scatenare un tornado di visualizzazioni. Ma pensateci bene se intendete utilizzarle sulla pagina del vostro brand: l’algoritmo di Facebook punisce severamente l’incoerenza e l’inconsistenza fra l’identità del vostro brand e contenuti “strategici” ma poco attinenti.
- Foto con link – Fino a qualche tempo fa, digitando un qualunque URL nello status del vostro brand, gli user avrebbero visualizzato una piccolissima immagine thumbnail. Questo ha determinato che molti di voi sostituissero quella miniatura con una foto o un’immagine grafica accattivante. Adesso, però, non c’è più bisogno: digitando uno URL sullo status, il post cattura un’anteprima grafica del contenuto stesso. Poiché si è determinato che gli user cliccano più volentieri su un link di cui visualizzano la preview, l’algoritmo penalizza chi continuasse a postare un link accompagnato da un’immagine altra rispetto al contenuto.
[Photocredit: Alejandro Escamilla]