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Alcuni passi per aumentare la riconoscibilità del marchio

Roma non è stata costruita in un giorno, pare. E la riconoscibilità del marchio, o brand awareness per i più anglofili, non è roba da una notte. E’ un obiettivo a medio-lungo termine che chi fa impresa dovrebbe però coltivare quotidianamente. Avere un marchio non è di alcuna utilità, se non lo conosce nessuno. Questo è pacifico.
Ma aumentare l’awareness, non significa solo fare pubblicità, richiede l’attuazione di strategie appropriate e articolate per un tempo stabilito. Ecco 6 strumenti che possono essere utili alla causa.

1. I cari, vecchi biglietti da visita
Gli intramontabili. Possono apparire obsoleti in un mondo che va veloce. Ma continuano a svolgere un ruolo molto importante per la costruzione dell’immagine e riconoscibilità aziendale. Sono certamente funzionali allo scopo, con l’indubbio vantaggio di essere pronti all’uso e a buon mercato.

Occhio però a non trascurarne l’aspetto grafico: è vero che servono a scambiarsi i dettagli di contatto, ma creano anche la prima impressione su un’attività. Se sono curati e piacevoli, assicurano un impatto migliore e aiutano a rimanere nei ricordi di chi li riceve. Contribuiscono a rendere credibile e legittimare la marca.

2. Provare il potere dei Social
I social media sono ormai parte integrante della vita quotidiana delle persone. Attività, acquisti e opinioni sono condivisi continuamente. E ogni volta che qualcuno parla di un prodotto sta indirettamente aumentando la fama di un brand. Individuando le piattaforme appropriate e attuando le strategie giuste, le aziende possono ottenere grandi benefici dall’essere attive sui social: hanno la possibilità di raggiungere la massa, ma anche indirizzare le loro azioni su target molto specifici. I profili social degli utenti raggiungono un livello di dettaglio che nessuna ricerca di marketing è neanche lontanamente in grado di restituire.

3. Utilizzare i programmi di referral
Si tratta in pratica di un’evoluzione del passaparola, che rappresenta di base un potentissimo strumento di marketing, forse ancora il più efficace. Se poi a parlar bene si ottiene pure qualche vantaggio, diventa davvero uno dei metodi più veloci a disposizione di che voglia aumentare la brand awereness. I clienti sono sempre ben disposti a parlar bene, soprattutto se c’è un buon motivo per farlo. E’ ovvio che questi programmi funzionano a che il prodotto o il servizio siano validi.

Un caso esemplare in tal senso è Dropbox, l’applicazione di archiviazione e condivisione di file on-line, che offre 500 MB di spazio aggiuntivo (fino a 16GB di spazio) ai clienti che facciano iscrivere attraverso un invito altri utenti. Questo programma ha svolto, soprattutto all’inizio, un ruolo fondamentale per l’azienda: ha aiutato il marchio a ottenere popolarità senza grossi investimenti pubblicitari.

4. Creare infografiche
Le infografiche rendono in modo chiaro e colorato informazioni e dati. Non costano molto e sono un ottimo strumento di content marketing, quindi utilissime per la brand awareness.  Condivise e diffuse in lungo e in largo in rete aiutano ad aumentare il traffico sul sito web aziendale. Google, nel 2013, ha registrato più di 67.000 ricerche al mese per il termine ‘infografica’.

5. Raccontarsi al proprio ‘pubblico’
Raccontare storie, il famoso storytelling, è uno dei modi più potenti per stimolare il cervello umano. Le storie possono essere proposte nei modi – blog, pagine dedicate, sezioni e anche la pagina “Chi siamo” del sito web – e con i mezzi più diversi – testi, immagini, video, infografiche, audio, ecc.  Invece di perdere tempo a descrivere nei minimi particolari un prodotto, è possibile ricostruire la storia del marchio coinvolgendo e incuriosendo clienti e prospect.

6. LinkedIn Pulse
Anche Linkedin è un social, è quello professionale per eccellenza. Ne parliamo a parte per questa sua peculiarità, ma soprattutto perché, da un po’ di tempo, mette a disposizione degli utenti uno strumento che si chiama Linkedin Pulse. Si tratta di un vero e proprio blog a disposizione degli utenti per la pubblicazione di post sul social. In un canale dedicato al business e alle professioni, si tratta di un’opzione davvero interessante, in quanto consente di farsi conoscere e apprezzare da una platea molto qualificata e, auspicabilmente, interessata.

 

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